18 Lug ETERI DI CELLULOSA
Cosa sono gli ETERI DI CELLULOSA
Gli ETERI DI CELLULOSA sono derivati chimici della cellulosa, sono polimeri idrosolubili.
Gli ETERI DI CELLULOSA soddisfano esigenze diverse : stabilizzanti, emulsionanti disperdenti, tensioattivi, modificatori reologici, lubrificanti, agenti filmanti addensanti ma sono additivi utilizzati quasi sempre per modificare la ritenzione d’acqua, incrementando la viscosità delle miscele senza però ridurre la facilità d’applicazione.
Si dividono in:
- Gradi puri ( nessun trattamento superficiale quindi viscosizza raggiunta la sua velocità di idratazione)
e modificati ( costituiti da EC e altre sostanze per ottenere caratteristiche specifiche),
sono indicati per intonaci, adesivi e malte a base di cemento o gesso o resine.
Sono caratterizzati da alta stabilità in ambienti sia neutri che fortemente alcalini.
- Gradi a solubilità ritardata.
I nostri ETERI DI CELLULOSA a solubilità ritardata sono prevalentemente usati nelle idropitture da molti colorifici
per una qualità sempre piu’ precisa e delle quotazioni molto sensibili di mercato e non suscettibili alle irresponsabili speculazioni.
I nostri ETERI DI CELLULOSA a solubilità ritardata vengono impiegate bene negli stucchi e nei prodotti base calce,
inoltre permettono di sviluppare soluzioni limpide e senza grumi in ambienti sia neutri che fortemente alcalini.
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IN EDILIZIA SONO FONDAMENTALI 3 PARAMETRI PER SCEGLIERE L’ ETERE DI CELLULOSA GIUSTO
VISCOSITA’ – TIXOTROPIA – RITENZIONE D’ACQUA
Ogni malta infatti ha un suo etere di cellulosa di esercizio, che viene scelto sulla base della metodologia applicativa, degli spessori che devev sostenere e dalla stagionalità
Come è fatto un etere di cellulosa
La cellulosa è un omopolimero del glucosio largamente presente in natura.
Negli anni Venti del Novecento si inizia a modificare questo materiale su scala industriale per migliorarne alcune proprietà.
La sostituzione di alcuni gruppi alcolici con gruppi alchilici portò alla creazione degli eteri di cellulosa.
Queste sostanze sono alla base di numerose colle da parati e sono molto utilizzate come addensanti, adesivi e consolidanti nel restauro di opere d’arte.
E cosa c’entrano con il restauro?
Gli eteri di cellulosa sono stati ampiamente applicati nel campo dell’adesione e del consolidamento a partire dagli anni ’80. Allora vennero condotti alcuni studi dal British Museum, in particolare (Wilthew, 1983) per i primi ambiti d’impiego.
La loro popolarità è dovuta all’effetto semiopaco e alla flessibilità ed elasticità che sono in grado di impartire alle superfici trattate (Borgioli & Cremonesi, 2016).
Inoltre, le modifiche strutturali subite dalla cellulosa diminuiscono sensibilmente il rischio di attacchi biologici di tali materiali.
Studi incentrati sulle idrossipropilcellulose attestano la loro scarsa igroscopicità, particolarmente utile negli ambienti conservativi climaticamente non controllati (Borgioli & Cremonesi, 2016)
Esse sono molto utilizzate nel campo della carta e delle policromie opache.
Gli studi condotti da Robert L. Feller e Myron H. Wilt presso il Getty Conservation Institute, pubblicati nel 1990, hanno permesso di accertarne la buona resistenza all’invecchiamento (Feller & Wilt, 1990). Recentemente questi materiali sono state oggetto di nuove applicazioni, come il consolidamento del legno. ( fonte nsrestauro.altervista.org )
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